Il libro dell'acqua by Alok Jha

Il libro dell'acqua by Alok Jha

autore:Alok Jha
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bollati Boringhieri
pubblicato: 2019-05-30T16:00:00+00:00


Parte quarta

Spazio

9. La Luna

La Terra non è l’unico luogo nel sistema solare dove trovare dell’acqua. Alcuni satelliti di Giove e Saturno, come Europa ed Encelado, sono in pratica colossali serbatoi idrici coperti da uno spesso strato di ghiaccio. Sulla Luna abbiamo trovato prove della presenza nel suolo di idrossile (cioè un pezzo della molecola d’acqua, di carica negativa, fatto da un atomo di idrogeno e uno di ossigeno; in genere lo si trova legato ad altri elementi a formare gli idrossidi e altri composti), oltre che grandi quantità di ghiaccio ai poli.

Marte un tempo aveva acqua allo stato liquido in superficie, ma oggi non più, a causa delle basse temperature e della tenue atmosfera: se ce ne fosse gelerebbe all’istante per poi sublimare. Sul pianeta rosso non manca invece il ghiaccio, presente ai poli e sul fondo dei crateri. Sappiamo però che un tempo l’acqua scorreva in superficie, come si vede dai canali prosciugati e da altre caratteristiche geologiche la cui presenza si può giustificare solo con un prolungato flusso di acqua liquida nel passato. Altre prove sono arrivate da Curiosity, il più recente tra i veicoli della NASA arrivati su Marte. Fin dalle prime foto, si è visto che il sito di atterraggio nel cratere Gale, ai piedi del monte Sharp (obiettivo della missione), era proprio il letto di un antico fiume.

Anche tra i maestosi anelli di Saturno si trovano blocchi di ghiaccio, che girano attorno al pianeta. Una delle lune di questo gigante, Titano, ha oceani sotterranei talmente vasti da contenere una quantità di acqua pari a ventinove volte quella presente nei mari terrestri. Non è il solo: tra i satelliti di Giove, Ganimede ne possiede trentasei volte tanto e Callisto ventisette. Si pensa inoltre che l’interno di Urano e Nettuno sia in pratica una gargantuesca palla di neve; persino Mercurio, pianeta così rovente in superficie da fondere il metallo, possiede un po’ di ghiaccio nei più profondi crateri dei suoi poli.

E questo non è che un elenco parziale. In effetti, se si esclude Io, la luna vulcanica di Giove, sembra proprio che tutti i satelliti principali dei giganti gassosi contengano acqua in forma solida e forse liquida, in quantità variabili in base alla loro distanza dal Sole e dal loro pianeta. L’interesse si è concentrato soprattutto su Titano, Europa ed Encelado, ma Callisto, Ganimede, Tritone e molti altri contengono significative masse di acqua. Anche nella sparsa popolazione di sassi esterni all’orbita di Nettuno, i cosiddetti oggetti transnettuniani, si trovano comete e blocchi di roccia ghiacciata dal diametro di parecchie centinaia di chilometri, come Quaoar e Haumea.

La presenza di acqua al di fuori della Terra è stata gradualmente confermata dalle ricerche nella seconda metà del XX secolo. In una cinquantina d’anni siamo passati dal ritenere che il nostro pianeta fosse unico sotto questo punto di vista allo scoprire che quasi ogni regione del sistema solare possiede (o ha posseduto) acqua e che in molti più luoghi di quanto si pensasse è (o era) presente anche in forma liquida in superficie.



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